Unghia incarnita

L’unghia incarnita è una patologia frequente, che affligge uomini e donne allo stesso modo e generalmente si presenta al primo dito dei piedi, l’alluce.

Cosa bisogna fare?

Se parlate, come noi da 30 anni, con chi ha sofferto di questa patologia, scoprirete storie incredibili di svariati percorsi terapeutici tra cui casi di persone che sono state operate 6/7 volte con dolori atroci e senza mai risolvere il problema, o peggiorandolo ancora, perdendo l’unghia per sempre perché gli è stata infine asportata!

Può sembrare un problema semplice e banale a confronto con altre patologie più importati del corpo umano, ma non è così, per questo motivo è necessario affidarsi ad un professionista.

cause

Le cause dell'unghia incarnita

Esistono numerose cause diverse tra loro che favoriscono l’onicocriptosi.

Il modo errato di tagliarsi le unghie

Se tagliate troppo corte, durante la deambulazione, la pressione richiesta dal movimento, si concentrerà maggiormente sulla parte finale del tessuto molle, sprovvisto di sufficiente unghia, e col passare del tempo, i tessuti, tenderanno a svilupparsi verso l’alto e al momento della ricrescita, l’unghia si ritroverà bloccata e incuneata in una neoformazione “gonfiatasi” nel frattempo. Nel caso, invece, si tagli troppo obliquamente l’unghia, si va incontro al rischio di farla incarnire nei solchi ungueali e si aumentano i fattori di rischio di recidiva, avendo comunque lasciato dentro speroni di unghia che non si vedono, ma che crescendo si affossano nel solco ungueale che nel frattempo si è riposizionato al posto dell’unghia.

Indossare calzature troppo strette

La scarpa priva di spazio sufficiente per far appoggiare l’intero avampiede, va ad impedire il corretto movimento delle dita, sacrificando la punta e comprimendola verso il bordo della calzatura. L’unghia non avendo a disposizione lo spazio sufficiente, subirà diversi micro traumi ripetuti che la porteranno, nel tempo, a svilupparsi in maniere errata e ad incarnirsi. 

Urti e traumi

Può capitare di essere soggetti a un colpo inaspettato, anche compiuto da terzi, magari mentre si stava svolgendo un’attività sportiva oppure un oggetto pesante che ci cada sopra. In questo caso, il colpo subito favorisce la lesione del solco dell’unghia nella sua parte delicata, favorendo un’errata crescita. 

Cause di origine biomeccanica ed anatomica

Il valgismo dell’alluce: la compressione del primo dito sul secondo comporta una lesione dei tessuti periungueali laterali, dovuta alla ripetizione del microtrauma unghia-tessuti molli.

La pronazione dell’avampiede: mancando del giusto appoggio podalico durante la propulsione del piede nella camminata, si va ad aumentare la pressione sui tessuti molli periungueali degli alluci. 

Il piede quadrato: il secondo dito avendo raggiunto la stessa lunghezza del primo, può favorire l’unghia incarnita grazie al continuo appoggio costante sul primo dito per il conflitto ripetuto tra il I-II dito.

Queste situazioni morfo-biomeccaniche portano inizialmente alla onicofosi che, se non curata adeguatamente si può complicare in onicocriptosi per scorretto taglio dell’unghia, sovrapposizione micotica, uso di calzature e calze strette o inadatte.

Il modo errato di tagliarsi le unghie

Se tagliate troppo corte, durante la deambulazione, la pressione richiesta dal movimento, si concentrerà maggiormente sulla parte finale del tessuto molle, sprovvisto di sufficiente unghia, e col passare del tempo, i tessuti, tenderanno a svilupparsi verso l’alto e al momento della ricrescita, l’unghia si ritroverà bloccata e incuneata in una neoformazione “gonfiatasi” nel frattempo. Nel caso, invece, si tagli troppo obliquamente l’unghia, si va incontro al rischio di farla incarnire nei solchi ungueali e si aumentano i fattori di rischio di recidiva, avendo comunque lasciato dentro speroni di unghia che non si vedono, ma che crescendo si affossano nel solco ungueale che nel frattempo si è riposizionato al posto dell’unghia.

Indossare calzature troppo strette

La scarpa priva di spazio sufficiente per far appoggiare l’intero avampiede, va ad impedire il corretto movimento delle dita, sacrificando la punta e comprimendola verso il bordo della calzatura. L’unghia non avendo a disposizione lo spazio sufficiente, subirà diversi micro traumi ripetuti che la porteranno, nel tempo, a svilupparsi in maniere errata e ad incarnirsi. 

Urti e traumi

Può capitare di essere soggetti a un colpo inaspettato, anche compiuto da terzi, magari mentre si stava svolgendo un’attività sportiva oppure un oggetto pesante che ci cada sopra. In questo caso, il colpo subito favorisce la lesione del solco dell’unghia nella sua parte delicata, favorendo un’errata crescita. 

Cause di origine biomeccanica ed anatomica

Il valgismo dell’alluce: la compressione del primo dito sul secondo comporta una lesione dei tessuti periungueali laterali, dovuta alla ripetizione del microtrauma unghia-tessuti molli.

La pronazione dell’avampiede: mancando del giusto appoggio podalico durante la propulsione del piede nella camminata, si va ad aumentare la pressione sui tessuti molli periungueali degli alluci. 

Il piede quadrato: il secondo dito avendo raggiunto la stessa lunghezza del primo, può favorire l’unghia incarnita grazie al continuo appoggio costante sul primo dito per il conflitto ripetuto tra il I-II dito.

Queste situazioni morfo-biomeccaniche portano inizialmente alla onicofosi che, se non curata adeguatamente si può complicare in onicocriptosi per scorretto taglio dell’unghia, sovrapposizione micotica, uso di calzature e calze strette o inadatte.

Unghia incarnita: sintomi e conseguenze

Conseguenze di una mancata cura

È prudente agire con la giusta tempistica ed essere a conoscenza dei corretti metodi della cura del nostro piede.

Tecniche tradizionali

Trattamento dell'unghia incarnita

L’unghia incarnita non necessita mai come soluzione l’intervento chirurgico di matricectomia totale (dove viene cioè asportata l’intera matrice ungueale, con conseguente mancata ricrescita di tutta l’unghia). L’ablazione completa dell’unghia se mai è consigliata solamente nei casi più gravi di onicogrifosi (l’alterazione nella crescita dell’unghia). Per rimediare al problema di questa tecnica molto invasiva e distruttiva, sono state poi presentate (già da decenni) tecniche più semplici di onicectomia parziale (e non completa) con apertura delle sole estremità laterali e pochi punti di sutura. Ma anche in questo caso si tratta di procedure limitatamente efficaci, in quanto non si riusciva a eliminare completamente la matrice malata e spesso si creano recidive già a distanza di 3-4 mesi. 

Granuloma reattivo per mancate cure

Quando si ha l’unghia incarnita, è facile che si formi Granuloma Reattivo, una crescita esagerata del tessuto dermico, morbido, spesso, colmo di pus e facilmente sanguinante. Bisogna intervenire subito, in quanto ha la capacità di svilupparsi in breve tempo fino a trasformarsi in infezione. Il Granuloma Reattivo può essere curato con due prospettive diverse: o come medicazione tramite un processo curativo, per far calmare il dolore e far diminuire l’infezione, favorendo poi il trattamento podologico; oppure, come preparazione all’intervento podoiatrico diminuendo la pericolosa carica batterica ed evitando così l’esposizione a rischiose infezioni.

Unghia incarnita

Consigli e prevenzione

A meno che il problema sia congenito, i modi migliori per prevenire le unghie incarnite sono:

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